



TERRITORIO
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In Piemonte prevalgono gli allevamenti di vacche da latte medio-piccoli, con una preponderanza di lavoro diretto e manuale dell’uomo; in buona parte il bestiame è nutrito con foraggi prodotti dalla stessa azienda. Numerosissime aziende e allevamenti sono insediati nelle zone collinari, prealpine e alpine, che consentono eccellenti condizioni pedoclimatiche e di benessere per gli animali: sono infatti oltre 1000 gli alpeggi attivi in cui monticano circa 100.000 bovini e 100.000 ovicaprini. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di 287 siti d’alpeggio (128 alpeggi ospitano solo capi di specie bovina, 68 alpeggi ospitano solo capi di specie ovina e caprina e 2 solo equidi). Generalmente la proprietà degli alpeggi in Piemonte è comunale o consortile, con una piccola parte di alpeggi di proprietà privata. In linea di massima, il 50% degli alpeggi è di proprietà comunale, il 30% gestito da consorzi, il 20% è di proprietà privata. Circa l’80% del latte prodotto annualmente in Piemonte viene destinato alla caseificazione, mentre il restante 20% viene consumato come latte alimentare, in un quadro di ampi e rigorosi controlli sanitari a tutela del consumatore. Sono 10 i formaggi piemontesi che vantano la DOP (Denominazione d’Origine Protetta) tra cui il Toma Piemontese DOP, il Castelmagno DOP, la Robiola di Roccaverano DOP, il Murazzano DOP, il Bra DOP, il Gorgonzola DOP, il Grana Padano DOP, la Raschera DOP, il Taleggio DOP, l’Ossolano DOP, su un totale di 50 DOP italiane e 186 europee.
TRADIZIONE
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Leggende, rituali pagani e offerte votive canoniche si legano in maniera indissolubile alla cultura agricola piemontese. Dai massi erratici per la fertilità delle donne agli ex-voto con soggetti animali, dal demonio che ruba forme di formaggio alla Madonna nera del Santuario di Oropa, tutto si lega ai gesti millenari di agricoltori e produttori di formaggio.
Gli ex-voto sono ancora molto diffusi in Piemonte e rappresentano una tradizione che risale all’epoca romana. Oltre alle tradizionali raffigurazioni umane, due specie sono esclusivamente, o quasi esclusivamente, interessate dal fenomeno: i bovini e, in minor misura, i cavalli (o asini). Sono le due specie più vicine all’uomo, nel senso che sono collaboratori stretti del suo lavoro: monta e trasporto per il cavallo; trasporto e aratura per i buoi, latte e formaggio per le vacche, muli e asini. Un voto per la buona salute degli animali (votum pro bubus, uti valeant) che non invoca una guarigione, ma chiede di proteggere la loro salute, lasciandoli immuni da malattie e illesi da incidenti, soprattutto dopo miracolosi salvataggi o scampati pericoli.
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